Tratta dalla sezione “Saluti da…”
Realizzato in occasione della mostra “La settimana bianca”
Stampa Laser su carta traslucida Spectral 220 g
Tiratura limitata di 5 copie
Firmato
52×39 cm
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Disponibile anche incorniciata su richiesta.
Per info scrivere a libreria@mutty.it
Saluti da…Cortina
300,00€
- Autore: Emi Ligabue
Solo 1 pezzi disponibili
Descrizione
Con la mostra “La settimana bianca” (25 gennaio 2019 – 23 febbraio 2019) Emi Ligabue ci ha portato in vacanza in montagna ricordandoci di quando, in un passato non troppo lontano, lo sci è diventato uno sport popolare e le cime una meta di villeggiatura.
Le immagini che ha utilizzato e rielaborato sono prelevate da manuali sciistici, cartoline con la scritta “Saluti da” e riviste di costume, tutte fonti scovate sulle bancarelle di un mercatino o tra gli scaffali di una libreria dell’usato. Queste istantanee di note località montane e di sciatori in pose plastiche, insieme ad elementi di un immaginario alpino fatto di baite di legno, souvenir e edelweiss, le sono servite per creare dei collage dal sapore ironico.
Alla ricerca iconografica Emi affianca un’attenta selezione dei materiali – carte da burro, plastiche adesive, carte da lucido, carte metalliche e retini – che le permette di portare avanti, attraverso le otto serie di lavori della mostra La settimana bianca, una propria indagine artistica sulle forme, i colori e le superfici.
Emi Ligabue nasce a Mantova nel 1957. Nel 1979 visita la celebre mostra di riapertura della Triennale di Milano e ne rimane profondamente colpita. La rassegna le dà lo spunto per iniziare ad approfondire il proprio interesse per il design tanto che l’anno seguente si avvicina allo Studio Alchimia, con il quale collabora tra il 1980 e il 1981 alla progettazione di Casa Alessi.Nel frattempo si iscrive al DAMS di Bologna dove incontra la critica d’arte Francesca Alinovi, all’epoca assistente di Renato Barilli, figura intorno alla quale gravita buona parte della giovane scena artistica bolognese. In quel vivace ambiente culturale Emi Ligabue inizia la propria avventura artistica come performer, fondando con Andrea Taddei il gruppo Ferrovie Equatoriali, che nel 1981 partecipa alla rassegna Tutte le arti tendono alla Performance. Questo sodalizio, che guarda al teatro sperimentale contemporaneo tanto quanto alla performance degli anni Settanta, si scioglie quasi subito per dar vita a un nuovo progetto al quale viene dato il nome di Padiglione Italia. Con questo gruppo partecipa oltre che a rassegne teatrali anche all’importante mostra Una generazione post-moderna, che ha luogo al Palazzo delle Esposizioni di Roma.Il 1983 è un anno di svolta nella carriera di Emi Ligabue che decide di iniziare a lavorare autonomamente e come artista visiva. La scelta coincide con la partecipazione alle Serate enfatiste, organizzate dall’Alinovi alla pionieristica Galleria Neon di Bologna.Tra il 1984 e il 1986 partecipa con i propri lavori a numerose mostre collettive, tra le più significative c’è La Neomerce, Il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale, a cura da Denis Santachiara, che si tiene alla Triennale di Milano e propone un’idea innovativa del rapporto tra oggetto e progetto, mettendo in risalto il risvolto performativo, immaginifico e ironico del design. Emi Ligabue qui espone un modellino del grattacielo AT&T appena ultimato a New York dall’architetto Philip Johnson, animato da suoni, luci e fumo.Nel 1988 le viene dedicata la prima mostra personale che ha luogo ai Musei Civici di Reggio Emilia, città nella quale risiede da qualche anno. Per l’occasione realizza una serie di collage che rappresentano noti oggetti di design, proseguendo una sua personale ricerca sulle immagini e i manufatti che fanno parte del patrimonio visivo collettivo.Nel 1990 si trasferisce a Milano e partecipa alla ricognizione Ipotesi Arte Giovane, organizzata dalla rivista “Flash art” negli spazi della Fabbrica del Vapore.Nel 2002 espone invece a Villa delle Rose a Bologna nella mostra Spazio aperto al disegno, dove propone una serie di lavori sugli oggetti che si trovano nelle tele dei maestri del Novecento italiano.Nel 2016 Silvana Annicchiarico la seleziona per la XXI Triennale di Milano nella mostra che celebra il design al femminile in Italia: W. Women in Italian Design.Emi Ligabue attualmente vive e lavora a Milano.
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