M*Y Book Club incontra lo scrittore Emanuele Galesi

Sapete che da settembre 2022 Mutty ha un gruppo di lettura per adulte e adulti? No? Meglio correre ai ripari!
M*Y Book Club si svolge sempre l’ultimo Mercoledì del mese alle ore 21,00 in libreria o online e per l’incontro di marzo è venuto a trovarci l’autore di “Sei tu il figlio” (Piemme, 202), il libro del mese. Emanuele Galesi ha partecipato al bookclub e ha risposto a tutte le domande in una chiacchierata aperta al pubblico che è stata ricca di spunti di riflessione.

“Sei tu il figlio” tratta del rapporto del protagonista con il padre tossicodipendente e malato di HIV, nei suoi ultimi mesi di vita tra ricoveri in ospedale e case di cura. Il testo è giocato su diversi piani temporali che mostrano la vita del padre prima, durante e dopo la dipendenza e quella del figlio, dalla scoperta della prima siringa nel furgone del padre. Ci sono anche due piani narrativi diversi oltre a quelli temporali: quello dell’indagine sulla vita del pittore Angelo Negroni e quello delle gite in montagna, entrambe momenti di respiro per il protagonista/autore (il libro è infatti di ispirazione autobiografica) dalla sua vita ribaltata in cui deve prendersi cura e preoccuparsi del padre.

L’ambientazione è resa in modo molto sfumato per poter rappresentare un luogo e uno stato d’animo universali: ci sono pochi elementi precisi che lasciano intravedere la città di Brescia ma per il resto lo scrittore lascia ampio spazio all’immaginazione. Da lettore non ama le descrizioni troppo prolisse, non gli piace abusare delle città ma raccontarle in modo attento: in questo il suo passato da giornalista si fa sentire. Emanuele Galesi avrebbe sempre voluto saper disegnare come il padre e la sorella e infatti racconta la sua storia in modo molto vivido, quasi filmico, come stesse dipingendo un quadro nello stile abbozzato di Angelo Negroni.
Un libro molto vero sulla dipendenza e sui rapporti generazionali disfunzionali condito però da tanti elementi di ilarità e respiro.

I libri non sono mai solo libri singoli avulsi da tutto il resto: qui di seguito una serie di titoli che ricordano in qualche modo il libro di Galesi, sia per tematica che per rapporto padre/figlio.

“Avere tutto”, Marco Missiroli, Einaudi 2022

Un figlio che torna nella casa d’origine per tenere compagnia al padre malato e passare con lui i suoi ultimi giorni. Una Rimini nostalgica e che riusciamo quasi a toccare con mano come solo Missiroli sa fare, un rapporto vero, fragile e difficile tra un padre e un figlio; l’estate, le estati che non ci sono più, la vita lenta, dialoghi che mischiano italiano e dialetto.
Un libro breve e intenso che ti rimane dentro a lungo.

“Le tre del mattino”, Gianrico Carofiglio, Einaudi, 2017

Un padre assente e un figlio adolescente risentito: la possibilità di ricucire il loro rapporto durante un viaggio a Marsiglia in cui non dormiranno per due notti. Un viaggio nella notte e nel loro rapporto: molto poetico.

“Idaho”, Emily Ruskovich, Mondadori, 2017

Un rapporto difficile tra un padre e le sue figlie, segreti inconfessabili, paesaggi isolati americani, un alzheimer precoce che rende i contorni di tutto sfocati, come quando nevica. Un libro sul dimenticare, sui rapporti filiali e sulla natura: bellissimo.

“Dipendenza”, Tove Ditlevsen, Fazi Editore, 2023

Sta finalmente arrivando il terzo ed ultimo capitolo della trilogia di Copenaghen, ancora inedita in Italia. Quest’ultimo libro tratta della parte finale della vita della scrittrice, quella in cui la dipendenza da alcol diventa sempre più problematica. Un romanzo autobiografico molto lucido, scritto negli ultimi anni di vita di Tove: i capitoli precedenti erano “Infanzia” e “Gioventù”.

Emanuele Galesi ci ha anche consigliato di leggere il libro “Cane mangia cane” di Edward Bunker, Einaudi, 2005 per analizzare la differenza tra il suo modo di descrivere ambientazioni e personaggi e quello densissimo dell’autore.

I libri sono fatti di commistioni e ricordi, di immagini che si ripresentano nella testa con flash improvvisi quando meno li si aspetta: il libro di Galesi è pieno di immagini e qui di seguito una serie di consigli cinematografici a tema.

“Requiem for a dream”, Darren Aronofsky, 2000

Se parliamo di dipendenze questo è uno dei film che le descrivono meglio insieme a “Paradiso+Inferno”. Sarà la fotografia, sarà la musica, ma questo film colpisce tantissimo: di una brutalità e una poesia incredibili, uno schiaffo in faccia ad ogni scena.
Il film è diviso in tre parti, ognuna con il nome di una stagione che segna il declino del protagonista e di chi gli sta attorno; manca volutamente la primavera perché per loro non è possibile rinascita.
Interessantissimo anche il filone della madre del protagonista che non finisce nella spirale della droga ma sempre in quella della dipendenza, in questo caso ossessionandosi per il cibo e i programmi televisivi.
Un film che va visto a piccole dosi e possibilmente in un momento non troppo buio della vita ma che prima o poi va assolutamente affrontato.

“Aftersun”, Charlotte Wells, 2022

Qui ci allontaniamo un attimo dalle dipendenze e ci focalizziamo sul rapporto padre-figlia: la storia di un viaggio in Turchia negli anni ‘90, una vacanza apparentemente serena girata come fosse un filmino in super 8, la complicità di un padre giovane e di una figlia pre-adolescente che si inframezza in modo drammatico con il tempo presente, dove questo idillio è diventato qualcos’altro. Un film poetico sulla salute mentale e sulla nostalgia.

Emanuele ci ha poi consigliato il film “Città amara” di John Huston, 1972 nell’ambito del discorso sulle città, di come entrino a far parte di narrazioni di libri e film, di come rimangano o meno sullo sfondo.

Parlando invece di serie tv, come non citare “Sanpa: Luci e tenebre di San Patrignano”, Cosima Spender e Gianluca Neri, Netflix, 2020

Questa docu-serie è sicuramente un consiglio un pò scontato ma anche il più allineato, soprattutto relativamente alla parte in cui il protagonista parla della piaga dell’eroina negli anni ‘70. Cinque episodi per raccontare il controverso “santone” della comunità di recupero di San Patrignano.

Il libro del mese di aprile sarà “Piccole cose connesse al peccato” di Lorena Spampinato, (Feltrinelli, 2023).

Anche per questa occasione l’autrice dialogherà con il gruppo collegandosi da remoto: un’altra ottima occasione per scoprire un libro anche attraverso gli occhi di chi l’ha scritto.

L’appuntamento è per mercoledì 26 Aprile alle 21,00.